Mai come in questo periodo abbiamo visto così tante volte il caro Brian che ci parla dalla sua casa, di LosAngeles.

Lo abbiamo visto per la prima volta  quando, quasi con le lacrime agli occhi, è stato costretto a scusarsi con gli host di tutto il mondo, per non aver chiesto il loro parere nel momento in cui, a seguito della pandemia, ha deciso di rimborsare tutte le cancellazioni dei guest.

Mi dirai ma era qualcosa di grande di importante è normale che avrebbe dovuto rimborsare. Si certo è vero avrebbe dovuto, ma avrebbe anche potuto offrire delle alternative e comunque al di là di quello che avrebbe potuto fare, tutti lo ricorderanno per quello che non ha fatto… ovvero non chiedere il parere degli host.

Il parere di coloro che hanno contribuito negli anni alla crescita di Airbnb, di tutte le donne e uomini che hanno facilitato il successo del marchio in tutto il pianeta, di coloro che hanno creduto nel progetto della sharing economy Airbnb Style e che oggi si ritrovano con un pugno di mosche.

Anche io mi sentivo parte di questo mondo, anche io ingenuamente ho pensato di far parte di una community del “vogliamoci bene” ma così forse non era.

Airbnb come una qualsiasi altra grande società, ha cercato di estrarre il massimo del valore dalla propria piattaforma e trattenerlo al suo interno a vantaggio delle “corporazioni” che la gestiscono. Brian avresti potuto in passato convincere i tuoi investitori a premiare gli host, soprattutto i primi host che hanno creduto in te, con un sistema simile alle stock–option o dando loro dei vantaggi e dei privilegi, ma ciò naturalmente non è avvenuto ed ormai è storia.

Dunque mi chiedo cosa accadrà ad Airbnb? come si reinventerà per il prossimo futuro? che fine faranno i nostri annunci sul sito? ma soprattutto ciò che più mi perseguita che fine faranno le nostre recensioni?

Flotte di Host e Property Manager hanno costruito il valore delle proprie realtà su queste mitiche recensioni, hanno lavorato per fare in modo che il cliente fosse sempre soddisfatto ed esaudito ogni sua richiesta per “amore delle recensioni”. Tutto questo lavoro sarebbe servito per creare la famosa “web-reputation” che avrebbe aumentato il ranking dei nostri annunci, il ranking degli host come anche dei Property manager. Più recensioni positive avrebbero ed hanno significato maggiori prenotazioni e quindi incremento di fatturato per tutti, anche per la stessa Airbnb.

Però non ci siano soffermati sulla cosa più importante: ma queste recensioni a chi appartengono? a noi o ad Airbnb? E se domani Airbnb ci imponesse dei canoni sempre più stringenti? (vedi le nuove norme sulle pulizie.)

Se domani qualcuno di noi decidesse di non voler più far parte del mondo Airbnb potrebbe prendere le recensioni e portarle via?

Ecco la risposta molto semplicemente è NO, le recensioni sono sul sito di Airbnb e lì rimarranno.

Dovrai ricominciare da capo.

Dunque, in questo particolare momento, a seguito anche dell’emergenza COVID-19, ti invito a riflettere sul valore del tuo lavoro e su come disintermediare, noi in Youcomehere, ad esempio, permettiamo ai nostri clienti di prenotare l’alloggio desiderato anche direttamente sul nostro sito.

A tal proposito ti invito a dare un occhio anche a  Trips, piattaforma di Vacation Rental decentralizzata di Luca De Giglio e della Trips-community, un progetto 100% open source dove la community è al centro e contribuisce alla creazione del valore con il proprio lavoro. Una valida alternativa a cui pensare per un futuro anche abbastanza vicino.

Ti invito dunque a riflettere su come ci riorganizzeremo, su come ti riorganizzerai, perché oggi potrebbe già essere tardi.

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